Denileuchina diftitox nei pazienti con linfoma cutaneo a cellule T
Uno studio di fase III, controllato con placebo e randomizzato, ha studiato l'efficacia e la sicurezza di 2 dosi di Denileuchina diftitox ( Ontak ), una proteina di fusione ricombinante che ha come bersaglio i linfociti T maligni che esprimono il recettore di IL-2, nei pazienti con linfoma cutaneo a cellule T CD25+ e di stadio compreso tra IA e III, includendo la micosi fungoide e la sindrome di Sézary, sottoposti fino a 3 terapie precedenti.
L'endpoint primario era rappresentato dal tasso di risposta completo.
I pazienti ( n=144 ) con linfoma cutaneo a cellule T CD25-positivo, confermato per via bioptica, sono stati assegnati in maniera casuale a Denileuchina diftitox 9 microg/kg/die ( n=45 ), Denileuchina diftitox 18 microg/kg/die ( n=55 ) o infusioni di placebo ( n=44 ), somministrati per 5 giorni consecutivi ogni 3 settimane fino a 8 cicli.
I pazienti sono stati seguiti per valutare l'efficacia del farmaco, il beneficio clinico e la sicurezza di Denileuchina diftitox.
Il tasso di risposta generale è stato pari al 44% per tutti i pazienti trattati con Denileuchina diftitox ( n=100; 10% risposta completa e 34% risposta parziale ), rispetto al 15.9% per i pazienti trattati con placebo ( 2% risposta completa e 13.6% risposta parziale ).
Il tasso di risposta generale è risultato più elevato nel gruppo 18 microg/kg/die versus quello 9 microg/kg/die ( 49.1% vs 37.8%, rispettivamente ) ed entrambe le dosi sono risultate significativamente superiori al placebo.
La sopravvivenza libera da progressione è risultata significativamente più lunga ( mediana maggiore di 2 anni ) per entrambe le dosi di Denileuchina diftitox rispetto al placebo ( mediana 124 giorni; P minore di 0.001 ).
I tassi di eventi avversi gravi e moderatamente gravi sono risultati leggermente più elevati nei gruppi Denileuchina diftitox, mentre i tassi degli eventi moderati e lievi sono risultati simili a quelli osservati nel gruppo placebo.
Non sono state osservate differenze statistiche per gli eventi avversi gravi legati al farmaco.
In conclusione, Denileuchina diftitox ha mostrato un effetto significativo e duraturo sul tasso di risposta generale e sulla sopravvivenza libera da progressione con un accettabile profilo di sicurezza nei pazienti con linfoma cutaneo a cellule T di stadio precoce e avanzato. ( Xagena2010 )
Prince HM et al, J Clin Oncol 2010; 28: 1870-1877
Farma2010 Onco2010 Emo2010 Dermo2010
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
I tempi di attivazione degli anticorpi anti-PD-L1 influiscono su efficacia e tossicità della terapia con cellule CAR-T dirette a CD19 per il linfoma a grandi cellule B
Più della metà dei pazienti trattati con immunoterapia con cellule T mirate al recettore chimerico dell'antigene ( CAR ) CD19...
Consolidamento con Blinatumomab post-trapianto autologo di cellule staminali in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B
Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...
Metotrexato ad alte dosi come profilassi del sistema nervoso centrale nel linfoma aggressivo a cellule B ad alto rischio
La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...
Brentuximab vedotin più Nivolumab dopo trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per i pazienti adulti con linfoma di Hodgkin classico ad alto rischio
Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...
Tassi di sindrome da rilascio di citochine e sindrome da neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie dai dati di CIBMTR su pazienti con linfoma in seguito a terapia con cellule CAR-T
I prodotti a base di cellule T ingegnerizzate Axicabtagene ciloleucel ( Axi-cel; Yescarta ) e Brexucabtagene autoleucel ( Brexu-cel; Tecartus...
Candidati biomarcatori germinali dell’efficacia della Lenalidomide nel linfoma a cellule mantellari: studio MCL0208
Nello studio di fase 3 MCL0208 della Fondazione Italiana Linfomi, il mantenimento con Lenalidomide ( Revlimid ) dopo trapianto autologo...
Esposizione ottimale alla Fludarabina per esiti migliori dopo la terapia con Axicabtagene ciloleucel per il linfoma non-Hodgkin a cellule B aggressivo
La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma...
Pembrolizumab nel linfoma primario mediastinico a grandi cellule B recidivante o refrattario: analisi finale di KEYNOTE-170
Precedenti analisi dello studio di fase 2 KEYNOTE-170 hanno dimostrato un'attività antitumorale efficace e una sicurezza accettabile di Pembrolizumab (...
Lenalidomide più Rituximab per il trattamento iniziale dei pazienti anziani fragili affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B: studio FIL_ReRi
Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...